18 oct 2011

Perché possono. Juan Abreu, pittore e scrittore cubano in esilio, è stato uno dei primi a denunciare il crimine di regime perpetrato contro Laura Pollán e la dissidenza. Gli ho rivolto alcune domande sulla vicenda, in attesa che anche da noi qualcuno se ne accorga.

Nel suo blog lei ha commentato la morte della dissidente Laura Pollán definendola un omicidio di stato. Perché pensa che il regime dei Castro abbia ucciso la Dama en Blanco?

Per un regime totalitario come quello cubano, l'omicidio di stato è quanto di più naturale possa esserci. La macchina della repressione cubana è figlia del KGB, che usava questo metodo contro i dissidenti, come è ampiamente documentato. Quando una donna come Laura Pollán entra in un ospedale dello stato, controllato dalla polizia statale, io penso sempre che la sua esecuzione sia probabile. Perché? Perché possono. Perché la dittatura cubana non ha nessuna barriera morale. Perché no?

Circolano in rete immagini di un'aggressione perpetrata contro Laura Pollán pochi giorni prima di morire. Pensa che possa essere stata questa la circostanza decisiva della sua morte e cosa la convince di questa ipotesi?


E' molto probabile. E' un metodo usato altre volte dai maestri del DSE cubano, il KGB. L'immagine in questione mostra chiaramente un'emissaria del regime che tenta di tagliare la pelle alla signora Pollán. La pelle della signora Pollán era la sua ultima linea di difesa.

Nell'attuale situazione cubana c'è qualche possibilità di dimostrare che il regime è il responsabile dell'omicidio di Laura Pollán?

Nessuna. E probabilmente non ci sarà mai questa possibilità. Gli assassini cubani non sono come i tedeschi, suppongo che distruggeranno ogni prova dei loro crimini. Se c'è qualcosa di certo nel futuro di Cuba è che sarà un futuro di impunità.

In occidente nessun mezzo di comunicazione si è fatto finora portavoce della tesi dell'omicidio. Crede che ciò tolga credibilità alle accuse? Perché la stampa occidentale è così prudente quando si tratta di affari cubani?

No. La stampa occidentale non ha nessuna credibilità su Cuba. Lo dimostra una lunga storia. Stiamo ancora aspettando un reportage serio sulle prigioni e i campi di lavoro forzato. Dopo cinquant'anni! Dopo mille reportages su Guantanamo!
Nel caso in questione, l'omicidio di Laura Pollán, suppongo che vorranno una dichiarazione giurata di Fidel Castro in cui si fa responsabile del crimine, o un documento in triplice copia dell'ordine di eliminazione. Francamente mi importa molto poco di quel che dica la stampa occidentale su Cuba.

Qual è la sua opinione sul ruolo della Chiesa cattolica e specialmente del cardinal Ortega nell'attuale quadro politico cubano?

La Chiesa cattolica ha voltato le spalle alle vittime e agisce da molti anni come complice della dittatura. Nessuna sorpresa, d'altra parte, se guardiamo alla storia della Chiesa. Per il cardinal Ortega non nutro nessun tipo di rispetto. Qualunque prostituta cubana merita più rispetto del cardinal Ortega.

Come definirebbe la dissidenza digitale di Yoani Sánchez?

Rispetto tutti i dissidenti che corrono rischi all'interno del paese, indipendentemente dal metodo che abbiano scelto per denunciare o criticare la dittatura. In ogni caso mi pare che non ci sarà libertà per Cuba, almeno nel breve periodo, senza violenza. Chiaramente è facile dirlo da Barcellona, però è mio dovere farlo.

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